L'atra costa

Ljiljana AVIROVIĆ

La diciottesima Fiera dei libri in Istria consta, come di consueto, di un programma molto complesso, articolato e ricco di spunti, ma in quest’occasione ha inteso rivolgere un’attenzione ancora maggiore alla letteratura e al mondo del libro italiano-croato.

Bisogna sottolineare che la sopracitata Fiera, o Salone dei libri, ha avuto sempre e comunque come riferimento naturale, vista la ricca e stimolante presenza degli italiani d’Istria, una grande attenzione verso il mondo letterario italiano. Basta nominare la presenza, qualche anno fa, dei due più grandi autori italiani, Umberto Eco e Claudio Magris, i quali hanno incontrato i loro traduttori europei ed extraeuropei. Una manifestazione molto interessante e scientificamente ad altissimo livello.

Quest’anno il tema centrale della Fiera è il Mediterraneo e, come tale, sorge naturale il riferimento alla lingua e alla letteratura italiane, con tanto di numerose e significative presenze.

Nell’ambito del costituendo Istituto Europeo di Traduzione Letteraria, ispirato alla celebre SETL di Torino, fondata, più di venti anni fa, da Magda Olivetti, insigne traduttrice pluripremiata dal tedesco in italiano, si prevede un ricco programma volto a presentare il mondo della traduzione letteraria: autore, traduttore, redattore, editore. Un cerchio a volte molto complesso e discorde, che funziona a perfezione soltanto se tutti i componenti contribuiscono, unisoni, all’impresa libro. In tal senso avrà luogo una tavola rotonda dal titolo La genesi del libro: dalla stesura alla traduzione. Parteciperanno alla tavola rotonda gli scrittori italiani, Claudio Magris, Luca Doninelli, Enrico Palandri, Iole Zanetti, Paolo Rumiz Giorgio Pressburger a discutere con i loro traduttori, i loro redattori (Ernesto Franco, Oliviero Ponte di Pino, Giuliano Geri) e i loro editori, italiani e croati.

Naturalmente, visto che il tema è il Mediterraneo, la parte italiana del programma è stata sapientemente inglobata nel ricco programma della Fiera, che ospita la Turchia in tutti i suoi aspetti letterari e culturali.

Un evento particolarmente felice sarà la rappresentazione teatrale La cotogna di Istanbul, recitata dall’autore del testo, Paolo Rumiz, e allietata dalla celebre orchestra di Alfredo Lacosegliaz e i suoi cantori. In tal modo il bellissimo canto d’amore, la sevdalinka bosniaca Žute dunje, collegherà idealmente i due Paesi del Mediterraneo: l’Italia e la Turchia.

Per quanto riguarda la parte italiana, la vera novità di quest’anno è la presentazione al pubblico dei lettori e degli editori di tre autori italiani: Luca Doninelli, Enrico Palandri e Giorgio Pressburger, raffigurandoli come possibile proposta di traduzione in lingua croata.

Inoltre, scrittori, editori, redattori e traduttori italiani avranno un’ottima occasione per sentire e incontrare, nell’ambito del Salone, i loro omologhi di Croazia, Serbia, Bosnia, Slovenia... e, naturalmente, Turchia, che sarà presentata in ogni suo aspetto culturale e letterario.